Eccesso di velocità e rilevamento tramite ‘tutor’: va applicata sempre la tolleranza del 5 per cento

Illogico ipotizzare che l’applicazione del ‘tutor’ richieda un margine di tolleranza maggiore rispetto a quello previsto in caso di accertamento compiuto tramite autovelox

Eccesso di velocità e rilevamento tramite ‘tutor’: va applicata sempre la tolleranza del 5 per cento

Eccesso di velocità e rilevamento tramite ‘tutor’: va applicata la riduzione del 5 per cento. Questo il paletto fissato dai giudici (ordinanza numero 15894 del 13 giugno 2025 della Cassazione), i quali aggiungono che è illogico ipotizzare che l’applicazione del ‘tutor’ richieda un margine di tolleranza maggiore rispetto a quello previsto in caso di accertamento compiuto tramite autovelox.
Scenario della vicenda è la zona di Genova. In quel contesto, difatti, vengono rilevati gli eccessi di velocità compiuti dai conducenti di alcuni automezzi di proprietà di una società, che, a fronte dei dati registrati dall’apparecchio, vede ridotta la sanzione, alla luce della tesi secondo cui il ‘tutor’ richiede un margine di tolleranza maggiore rispetto all’autovelox.
Questa visione viene smentita dai giudici di Cassazione, per i quali è privo di fondamento logico il riconoscimento, in caso di utilizzo del ‘tutor’ per monitorare la velocità delle vetture, di una soglia di tolleranza maggiore di quella del 5 per cento, con un minimo di 5 chilometri orari, prevista dalle disposizioni del ‘Codice della Strada’ con riferimento a tutte le apparecchiature di accertamento dell’osservanza dei limiti di velocità.
In premessa, i giudici richiamano la normativa in materia di apparecchiature e mezzi di accertamento della osservanza dei limiti di velocità, precisando che essa sancisce che è disposto che per gli accertamenti della velocità, qualunque sia l’apparecchiatura utilizzata, al valore rilevato sia applicata una riduzione pari al 5 per cento, con un minimo di 5 chilometri orari. E tale disposizione si applica anche nel caso in cui l’accertamento dell’osservanza o meno dei limiti di velocità venga effettuato con apparecchiatura ‘tutor’. Anche perché, in tema di sanzioni amministrative conseguenti al superamento dei limiti di velocità, il sistema di accertamento comunemente detto ‘tutor’ rientra tra i dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni relative ad eccessi di velocità e sorpassi vietati.
Tirando le somme, è chiarificatore il riferimento al principio secondo cui, in tema di sanzioni amministrative conseguenti al superamento dei limiti di velocità, accertate con il sistema comunemente detto ‘tutor’ (tecnicamente ‘SICVe - Sistema Informativo Controllo Velocità’) – il quale rientra tra i dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni relative a velocità e sorpasso –, al valore della velocità rilevato va applicata una riduzione pari al 5 per cento, con un minimo di 5 chilometri orari.

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